[07/12/06] Egittomania. Iside e il mistero

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Stormwind
00giovedì 7 dicembre 2006 17:17
da "Tiscali Arte"

Egittomania. Iside e il mistero
A Napoli fino al 26/02/2007

L'esposizione, Egittomania. Iside e il mistero, esplora il tema delle origini dei contatti tra Egitto e Campania nel IX sec. a.C, all'inizio di quel periodo definito orientalizzante che vide la penisola italiana investita e trasformata da due fenomeni: la colonizzazione greca e il commercio fenicio.
Nell'ambito di tali traffici commerciali, accanto a preziose mercanzie in oro, argento, bronzo, avorio, oltre a vini e tessuti raffinati, arrivavano in Campania numerosi aegyptiaca, autentici o di imitazione: ovvero amuleti egizi in forma di scarabei, collane, pendagli e statuette, in faïence, argento, ambra e pasta vitrea.

La medicina egizia includeva aspetti magici e religiosi che prevedevano l'uso di amuleti, riproducenti divinità e simboli sacri, da indossare a difesa della persona, in particolare delle donne e dei bambini, in considerazione dell'alta mortalità per malattie e per parto. A parte gli scarabei, avevano un forte valore amuletico le collane "ad occhi", legate alle credenze sul valore ambivalente dell'occhio ("buono" e "cattivo"), che tanto affascinavano gli indigeni della Campania. Ma per i Greci di età arcaica della Campania, gli amuleti erano comunque espressione di una cultura "barbara", da respingere ufficialmente e da relegare alla sfera della superstizione privata: come provano i numerosi reperti "esotici" rinvenuti in corredi tombali di Capua, Cuma, Pithecusa (Ischia) e di altri centri campani - di cui si espone in mostra una selezione -, che avevano la funzione di assicurare protezione magica al defunto, secondo le credenze egizie.

In età romana poi, la presenza di marinai e commercianti alessandrini nei porti della Campania, ed in primis a Pozzuoli, favoriva l'introduzione dei culti egiziani in Campania: tra questi quello di Iside, dea lunare protettrice della vita quotidiana e di quella ultraterrena, sembra essere stato il primo in ordine di tempo e di importanza, tanto diffuso da divenire il simbolo dell'Egitto...

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Laura.Napoli
00martedì 12 dicembre 2006 19:26
notizia interessante!
ed ecco come mai ai miei genitori: un ateo ed una cattolica, questa mostra non è risultata particolarmente interessante...

Comunque a proposito della superstizione, mi viene in mente una massima su di un altro argomento che però anche qui calza a pennello: si dice a volte che la pornografia è l'erotismo degli altri: per lo stesso motivo io dico allora che la superstizione è la religione degli altri.

Cordialmente
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