Per l'amor del cielo... Credo che dovresti smetterla di arrampicarti sugli specchi, "caro" asmodyio.
precisiamo alcuni punti che finora sembra tu voglia liberamente ignorare:
nessuna religione ti da certezze. dire che il cristianesimo o il buddhismo o qualsiasi altra religione ti danno certezze è una presa in giro, a meno che tu non abbia incontrato di persona le divinità di cui parli e ti abbiano dato dimostrazione di ciò che sono in grado di fare e allora me ne starò zitta, ma fino a prova contraria tu non hai nessuna "prova tangibile". è vero, noi entriamo in contatto con il divino. e guarda, posso assicurarti che già a 15 anni avevo rifiutato spontaneamente il cristianesimo da un pezzo. e posso garantirti che già allora avevo alle spalle esperienze che dimostravano quanto io non stessi bene, nè spiritualmente nè fisicamente. avevo un vuoto dentro di me nonostante tutti i possibili buoni propositi del cristianesimo. ora non ce l'ho più questo vuoto, riesco anche a dare risposte a delle domande a cui prima non sapevo nemmeno cosa pensare.
ora mi chiedo: chi diamine sei tu per venirci a dire che un credo è migliore di un altro?? il credo è una cosa interiore, e non esistono "interiorità" (scusate il termine forzato) migliori di altre.
da come parli sembreresti buddhista... ti risulta che buddha andasse in giro a insultare (perchè è così che mi sento dopo aver letto le tue parole) coloro che avevo credo diverso dal suo?
ora, mi metto a quotare un pò...
1) Le strade "migliori" sono quelle che conducono verso una meta apprezzabile, le strade "peggiori" sono quelle che non conducono a un bel nulla, le finte strade. Questo è un buon punto di partenza per non cadere dentro ad un baratro camminando a casaccio.
sicuro di non essere tu quello che cammina a casaccio? io so bene quale strada ho preso e, per usare i tuoi termini, è una delle strade migliori (che come ho detto prima sono sempre cose soggettive)
2)Una religione è tale se rientra nella summenzionata categoria delle "strade migliori". E' tale quindi se non getta fumo negli occhi ma risponde agli interrogativi importanti dell'esistenza e se ti detta indicazioni serie e sperimentate verso un ben definito qualcosa. Brevi mano una religione è una strada verso Dio, una strada che deve e che può condurre a Dio.
a questo ho già risposto sopra, spero che tu ti sia preso la briga di leggerlo
3)Un libro qualitativamnete accettabile è un libro che non venda fumo ma che presenti contenuti affidabili e utili verso la meta che ci stiamo prefiggendo. Esempio. Un libro di matematica deve spiegarti la matematica e deve farlo in modo efficace. Un libro che millanta credito o mena il can per l'aia fino all'ultima pagina è non accettabile.
e immagino che sia il "tuo libro" quello accettabile... viva l'ipocrisia...
4)Una cosa seria dev'essere seria per te e per me, una cosa seria per me e non per te non è una cosa seria. La legge di gravità è una cosa seria, difatti vale per me, per te, per tutti. Ergo esiste, è degna di essere presa in considerazione.
Chiaro che poi nonostante sia seria tu puoi riservarti comunque il diritto di non accettarla. Ma questa è un'altra storia.
se tutti adottassimo il tuo modo di pensare, nessuno avrebbe una religione, perchè basterebbe una sola persona a dire che quello in cui credi tu non è una cosa seria per renderla veramente non seria.
4)Ah un mito può essere tale solo per alcuni? Bene, allora qualcuno può ritenere fondata l'idea dell'esistenza dell'unicorno? E se questo qualcuno esistesse potrebbe essere considerato credibile? E preso in considerazione? Non certo da me. Tu entreresti in una clinica per malattie mentali per dar credito al tizio che ti viene incontro per dirti che si crede Napoleone? In fondo potrebbe essere anche dalla parte della ragione no? Beh, questo è il tuo discorso, non il mio, quindi non mi ci addentro oltre.
scientificamente provato che queste persone sono sia dalla parte della ragione che da quella del torto. dipende dal punto di vista. è come colui che non sente bene. tu gli dici una cosa ma lui ne sente un'altra. dal tuo punto di vista è lui che non capisce, dal suo punto di vista sei tu che non sai parlare come si deve. hanno percezioni diverse. la stessa cosa vale in campo religioso: abbiamo percezioni diverse dalle tue. chi può decidere chi ha ragione e chi no? credo che la cosa migliore, come anche la wicca e il buddhismo per quel che ne so "predicano", sia rispettare il credo altrui come una scelta personale e insindacabile. d'altronde, che male ti facciamo se crediamo in cose diverse dalle tue?
Ma non è mia intenzione distogliere nessuno dalle idee che si è scelto, probabilmente (e sottolineo probabilmente) solo perchè queste idee gli consentono di poter fare a piacimento il buono ed il cattivo tempo all'insegna del relativismo più accelerato, per quanto riguarda voi pur non condividendo affatto le vostre idee vi ringrazio per avermi ospitato nel vostro spazio e vi auguro buone cose, non è mia intenzione turbarvi in alcun modo, se è questo che vi rende felici siete padronissimi di credere o non credere in ciò che volete.....
turbarci? non credo che tu abbia turbato nessuno. più che altro ci hai infastiditi. e sì, io credo che il tuo intento invece fosse proprio quello di distoglierci dalla strada che abbiamo scelto. la religione non è solo una cosa a cui aggrapparsi nei momenti di bisogno sai? è una scelta di vita. invece di nascondere la tua ignoranza dietro paroloni che utilizzavano all'epoca di galileo galilei & company, impara il rispetto per gli altri e ciò in cui credono, per quanto tu non possa condividerlo.
sinceramente scocciata (ma pur sempre sulla via scelta)
Leila