Articolo "il primo draft da dimenticare non si scorda mai"

Billo
00venerdì 15 maggio 2009 11:46
Lo posto anche qui, scrivere un articolo sul sito è un vero delirio!
Questo è il primo ed avrà un seguito, penso tra domenica 17 e lunedì 18.
Grazie per l'attenzione :-)

Il primo draft da dimenticare non si scorda mai

Premessa: sono molto inesperto, e lo sono di NFL ed ancor più di dinasty football. L’ultima season su raisport mi ha allontanato un po’ dalla NFL: non si sapevano gli orari delle partite e non vi era pubblicità al riguardo, i commentatori non erano esaurienti ed il mio già carente bagaglio di conoscenze ha subìto un ulteriore assottigliamento. Per la prima stagione di 1st&goal mi sono fin da subito ripromesso di porre alcune importanti basi soprattutto a livello di partecipazione umana, ed in secondo luogo mi sono posto l’obiettivo di non fare troppi danni in vista di quello che, spero, sarà il logico e naturale miglioramento “tecnico” futuro dovuto alla partecipazione ed al maggiore afflusso di notizie ed esperienze riguardanti la materia.
Tuttavia, sono anche un competitivo a cui piace vincere, e non nego che qualche piccola soddisfazione sul campo spero proprio di potermela togliere.

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Sono passate poche ore dalla conclusione del draft, i manager si prodigano in strette di mano e commenti lusinghieri gli uni per gli altri, i sorrisi a 32 denti viaggiano spianati come prepotenti mietitrebbie in aperta campagna; solo una fanchigia rimane lì seduta, tra quaderni scarabocchiati e notebook consumati. I membri dello staff si guardano con aria cupa, o forse no, di certo sono seri anzi serissimi, forse sono semplicemente insoddisfatti, delusi.

256 ore prima: sono le 8 p.m. di domenica 3 maggio, a poche ore dall’inizio del draft rientro a casa dal lavoro e decido di dedicarmi per 20 minuti a controllare (ancora una volta!) le mie predraft list. Sono tranquillo, sento di aver organizzato tutto ed il fatto di non lasciar aspettare gli altri mi conforta; ho il terrore di far aspettare gli altri, la puntualità è da sempre un mio cruccio nella vita e nel lavoro: chi ritarda è poco serio, inaffidabile, anche nelle questioni piccole ed apparentemente meno importanti. Nonostante tutto, un pizzico di preoccupazione ce l’ho, forse ho paura di non riuscire ad ottenere almeno un quarterback decente. Si, perché il quarterback forte è alla base di una squadra vincente, lo sanno anche i muri questo! Ed io, cribbio, sono undicesimo a scegliere, e so già che Tom Brady e Peyton Manning se ne andranno via prima!

Quel che non sapremo mai invece è se mi sarei accorto in tempo di quale immensa stupidaggine stavo facendo; se mia figlia non mi avesse convinto a giocare con lei ai versi degli animali anziché a ricontrollare le scelte, mi sarei forse accorto che le mie predraft pick per le scelte 1 e 2 erano totalmente identiche!? Penso di no, o forse me ne sarei accorto ma avrei lasciato tutto così com’era. Eli Manning, Joe Flacco, Chris Johnson, Brandon Jacobs, non ho avuto nemmeno il pudore e l’accortezza di eliminare Eli Manning dal primo posto del pick successivo!

Che disastro.

Quando scopro che i buoi stanno pascolando nei prati del vicino (che ha prontamente provveduto a marchiarli!) è ormai troppo tardi e per pochi minuti di ritardo nella sveglia mi ritrovo al terzo giro con un grave svantaggio nei confronti di tutti: ho 2 QB e nessuno dei top RB o WR della lega, praticamente se non introducono il doppio quarterback sono del gatto, dopo 2 giri di draft la cenerentola della 1st&goal ha già un nome: sono io, siamo noi, tutte le mie 4 o 5 personalità dissociate si guardano in faccia incredule e sbigottite: CHE POLLI!

Delusione, sconforto, rabbia, un misto di emozioni mi attraversa le arterie e si diffonde fino alle punte più estreme dei capillari, ma non c’è tempo per piangersi addosso, sono ancora eccitato e gasato per questa nuova esperienza, ho ancora abbastanza adrenalina in corpo e la strada è ancora lunga, ci sono 24 scelte con cui raddrizzare la situazione, ma la costanza non basta porca miseria, ci vogliono più impegno, organizzazione, bisogna studiare meglio le scelte degli altri prima ancora che le proprie per non rischiare di rimanere senza copertura in troppi ruoli!

Investo 165 euro in toner, e con un bel plico stampato di fresco mi riaffaccio al mio desk: il mio polso destro sembra quello del miglior Montano mentre fa svolazzare il puntatore del mouse per tutto lo schermo, come fosse manovrato da una forza suprema; un gran movimento di fogli ed evidenziatori ravviva la scrivania e fa sembrare meno triste la mia tastiera grigia e nera. La testolina di mia figlia ogni tanto fa capolino e la sua manina prova a premere una spacebar piuttosto che un “tasto di windows”, sorrido e le dò un po di attenzioni, poi ritorno al mio lavoro: sono troppo concentrato, sono una macchina da draft! Tengo costantemente aggiornate due o tre stampe di tutto quello che si può stampare: rosters di tutti, performers globale, performers per ruolo, draft report, schede dei singoli giocatori, alcune con una grossa X rossa sopra perché sono stati draftati da poco e devo tenere presente chi me li ha rubati per la futura vendetta, altre con appunti sparsi a caso: ricordo con affetto quella di Rosario Dante: l’ho preso quasi alla fine e non so bene perché mi sono affezionato a questo TE ma mi sembrava proprio un ragazzo con un futuro roseo davanti, anche se ho dovuto farlo aspettare un po’ prima di draftarlo, c’erano altri ruoli a cui preferivo dare la preferenza e visto che nell’attacco ero in svantaggio, almeno con la difesa non volevo aver nulla in meno di nessuno.

Ma non andiamo troppo avanti, rimaniamo per un poco fermi ai momenti successivi alle prime scelte: mi getto a capofitto nelle mie scartoffie evidenziate e comincio a compilare draft list come fossero liste elettorali, arranco alla disperata ricerca di qualche degno ricevitore, testo tutti i runningback, scruto i tight end, tengo le mani pronte sui linebackers.

Tra un rimpiazzo d’attacco e l’altro passa qualche giro, e Udine inizia a prendere difensori, qualcuno lo segue; non mi faccio sorprendere, gioco d’anticipo sul kicker e poi mi fiondo a capofitto sulla difesa; un colpo dopo l’altro faccio centro in tutte le mie prime scelte! Barret, Griffin, Wilson, Haynesworth in rapida successione, esulto come al gol di Grosso contro la germania. Forte di una base difensiva che considero più che valida riprendo in mano la spinosa questione dell’attacco: non ho gente da tanti punti, devo fare numero sperando di indovinare qualche sorpresa e qualche valido giovane per le stagioni a venire.

Gli evidenziatori si consumano, la pila delle schede dei giocatori diventa sempre più invadente, il cestino ed il pavimento lì attorno sono pieni di fogli accartocciati, erano i giocatori conla X sopra. Ho superato quella fase, se un giocatore è andato da un’altra parte sarà peggio per lui, noi facciamo la nostra strada. Prendo un paio di TE puntando al futuro, aggiungo un giocatore per ruolo nella linea d’attacco e poi mi rituffo sui difensori.

Nel frattempo ne ho studiato qualcuno ma la lotta ormai è serrata e dove arrivo io altri erano già passati prima. La performer list in questo momento la fa da padrona, in un tourbillon di finestre aperte mi studio tutti i migliori performers 2008 rimasti, alcuni completamente sconosciuti, altri che pensavo più vecchi. Ne studio il rendimento, alcuni hanno migliorato nel corso dell’anno, altri sono crollati nelle ultime giornate ma non gli do troppo peso, cerco informazioni per sapere se sono diventati titolari a causa di infortuni altrui o se hanno guadagnato il posto, vedo a che giro sono stati draftati dalle rispettive franchige, leggo le recensioni dei rookies, sono in palla come Nadal agli internazionali di Roma, sento che se il draft durasse 100 picks potrei fare un mazzo così a tutti.

Alla ventesima scelta ho quasi tutta la difesa che speravo ma ancora un attacco leggerino, forse promettente ma certo molto povero confronto a quello degli altri, ma la squadra nel complesso è quasi completa e con un po’ di fortuna potrebbe anche vincere qualche partita. Certo, quella partenza ad handicap brucia e mi pesa sullo stomaco ma, come spiegherò nel seguito, “la fede fa miracoli…”
Dan_the_Man
00venerdì 15 maggio 2009 11:57
L'articolo è davvero molto bello.

Non buttarti giù comunque che vedrai che il tempo e la possibilità per recuperare ci saranno tutte. :)

Solo un appunto: in teoria la sezione degli articoli andrebbe usata per scritti di carattere generale sulla lega, mentre i pensieri dedicati alla propria squadra andrebbero nella "message board". Però per un articolo bello come questo possiamo fare un'eccezione! ;)

Ciao,

Dan
Billo
00venerdì 15 maggio 2009 13:34
chiedo venia per l'utilizzo sconsiderato dello spazio dedicato agli articoli; in effetti scoprire che nella home page non c'è più il resoconto mi ha un po' spiazzato, speravo che questo articolo apparisse solo nella mia pagina! (per far ciò devo usare la message board vero?)

comunque ... buttarmi giù io? ogni fallimento, totale o parziale, è un insegnamento, così come l'esperienza è quella cosa che si ottiene nell'istante successivo a quello in cui sarebbe servita!
dopo ogni sconfitta aprirò una bottiglia di champagne al grido di "siamo scarsi, mica poveri" (cit) :-P

l'importante è che non vi perdiate il seguito domenica o lunedì!
dariazzo84
00venerdì 15 maggio 2009 14:06
Re:
Fulgenzio76, 15/05/2009 13.34:

così come l'esperienza è quella cosa che si ottiene nell'istante successivo a quello in cui sarebbe servita!



Sta qua l'hai presa da Hattrick! [SM=g27988]

Vedrai che i valori sul campo ci sembreranno molto meno impari una volta iniziata la stagione.

klawde
00venerdì 15 maggio 2009 14:21
Re:
Fulgenzio76, 15/05/2009 13.34:

chiedo venia per l'utilizzo sconsiderato dello spazio dedicato agli articoli; in effetti scoprire che nella home page non c'è più il resoconto mi ha un po' spiazzato, speravo che questo articolo apparisse solo nella mia pagina! (per far ciò devo usare la message board vero?)



Nessun problema, anzi grazie per aver scritto l'articolo: sono proprio queste cose che catturano l'attenzione e rendono ancora più viva la lega.

Spero di leggere altri tuoi articoli in futuro ed al riguardo contatta Dan che gestirà un pò tutti i giornalisti o chiunque abbia voglia di scrivere qualcosa.

Per scrivere dei comunicati stile HT devi usare invece la message board.
Docfly81
00venerdì 15 maggio 2009 14:24
Chepeau! Ottimo articolo
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