Censimento 2011: andamento demografico in Italia e a Genova

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lucamax-ge
00sabato 22 dicembre 2012 12:37
Sono usciti i dati sull'andamento demografico in Italia. In altra discussione sostenevo che Genova e la Liguria hanno avuto un andamento demografico diverso da quello di altre aree metropolitane, altri contestavano questa visione. Rimaniamo di opposte opinioni, non è un problema.

Ora però ci sono i dati del 2011 con le variazioni sugli ultimi 10 anni.

Le variazioni percentuali sono sempre rispetto al 2001

Italia +4,3%

Liguria -0,1%

La Liguria è l'unica regione del Nord ad aver avuto un andamento demografico negativo, dietro la Liguria si piazzano solo Molise, Calabria e Basilicata, davanti, e tutte con andamento lievemente positivo, Sardegna, Puglia, Sicilia e Campania. Il Friuli-VG è la regione del Nord più vicina alla Liguria con una variazione di +3,0%.

Provincia di Genova -2,5%

Solo 11 province fanno peggio di Genova, solo due del Nord, Biella e Trieste. Solo un'ulteriore provincia del Nord, Rovigo, è in territorio negativo.

Le altre province liguri sono tutte con andamento positivo e a livello regionale compensano la perdita di Genova, ma solo Imperia fa un po' meglio della media nazionale.

Genova -4,0%

Genova, con 586180 abitanti censiti, è scesa sotto la soglia dei 600 mila ed ha stabilito il record negativo di popolazione da quando vi è stato l'accorpamento dei comuni limitrofi. Il precedente record era di 590736 nel 1931! Cioè bisogna tornare a 90 anni fa per trovare una città un po' meno popolata di adesso.

Ecco l'andamento di altre città italiane

Roma +4,6% provincia +8%
Milano +1,4% provincia +3,3%
Napoli -4,2% provincia -0,1%
Torino +0,8% provincia +3,8%
Palermo -4,2% provincia +0,6%
Firenze +0,6% provincia +4,2%
Bologna +0,0% provincia +6,7%
Bari -0,2% provincia +2,4%
Venezia -3,6% provincia +4,6%
Catania -6,1% provincia +2,3%
Verona -0,3% provincia +8,9%

a livello provinciale nessuna fa peggio di Genova.

Qualcuno può dire che il decremento demografico è un bene, e nel lungo termine può anche esserlo, ma per la generazione che lo deve gestire è un grosso problema, significa meno lavoro, più povertà ed anche ovviamente, un grosso ostacolo allo sviluppo di infrastrutture come il metro'.

euge1893
00sabato 22 dicembre 2012 17:10
Il dato comunque non torna. Io seguo sempre il dato ISTAT anno dopo anno e fra le risultanze ISTAT relative al 2011 e il censimento (sempre 2011) c'è una forbice di circa 20.000 abitanti [SM=g27994] (il dato era 606.978).

Ecco una elaborazione dei dati ISTAT fra il 2001 e il 2010: www.tuttitalia.it/liguria/45-genova/statistiche/popolazione-andamento-demo...
lucamax-ge
00lunedì 24 dicembre 2012 12:36
Re:
euge1893, 22/12/2012 17:10:

Il dato comunque non torna. Io seguo sempre il dato ISTAT anno dopo anno e fra le risultanze ISTAT relative al 2011 e il censimento (sempre 2011) c'è una forbice di circa 20.000 abitanti [SM=g27994] (il dato era 606.978).



E' sempre stato cosi', anche con gli altri censimenti piu' recenti (1991 e 2001). Il dato del censimento è superiore alle stime annuali. Probabilmente nel censimento ufficiale vengono sottostimati gli stranieri, e forse nelle stime annuali al contrario sovrastimati. Però se vale per Genova vale anche per le altre città.

Il confronto con le altre città, almeno quelle del Centro-Nord, alla fine non cambia.



euge1893
00giovedì 27 dicembre 2012 13:58
Il dato, alla fine di Giugno 2012, è 606.070

Fonte: demo.istat.it//bilmens2012gen/index.html
xoth
00giovedì 27 dicembre 2012 20:22
Ci sono diversi motivi per cui la popolazione anagrafica e' diversa da quella censita, con contributi che portano sia a sottostimare quella censita (persone che non hanno compilato questionario), sia a sovrastimare quella anagrafica (sopratutto cittadini che hanno cambiato città e residenza senza comunicarlo all'anagrafe comunale di origine).

Nei vecchi censimenti i dati di questi venivano usati per correggere l'anagrafe, ma la cosa era graduale e si impiegavano anni, per cui quando la correzione arrivava si erano già accumulati altri errori, stavolta sembrerebbe che, grazie ad una maggiore coordinazione e all'uso dell'informatica, la correzione dovrebbe essere recepita in un paio di anni al massimo (anche meno per i comuni piccoli).

Si veda per es questa pubblicazione dell'Istat che ha un po' di dati a proposito.
euge1893
00venerdì 28 dicembre 2012 16:49
Per la verità, avevo letto articoli nei quali si sosteneva che oggigiorno il censimento non ha più senso, avendo le anagrafi dei Comuni molto più il "polso" della situazione reale, e in tempo reale, rispetto ai formulario distribuito per il censimento, che si riferisce ad uno specifico giorno passato e che molti cittadini si guardano bene dal compilare e restituire.
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