Che giudizio date del congresso di Vienna (1814-15), e più in generale della "politica dell'equilibrio europeo" che trovò proprio il suo culmine in quel congresso?
Da un lato la politica del congresso può essere giustamente accusata di aver sacrificato i principi di libertà ed autodeterminazione dei popoli in nome della stabilità e dell'ordine europeo. Stabilità ed ordine che, tra l'altro, non furono sempre garantiti (si pensi all'insurrezione greca del 1821 o a quelle polacche ed italiane).
D'altro lato l'assemblea viennese pose le premesse per una risoluzione pacifica o quanto meno non eccessivamente dolorosa, o ancora, se si vuole, una soluzione controllata dei principali conflitti europei tra il 1814 e il 1914. Permise altresì uno sviluppo attento e controllato dei vari Stati-nazione, che se lasciati liberi di affermarsi avrebbero potuto generare una "guerra civile europea".
I principi del congresso di vienna, insomma, informarono l'intero secolo 1814-1914 e garantirono all'europa una relativa pace (chiaramente se paragonata alla catastrofe del 1914-18).
Che ne pensate?
[Modificato da Das Reich 02/07/2006 14.06]