Dismissione officina Guglielmetti

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em66
00giovedì 10 luglio 2008 10:27
Dall'accordo integrativo AMT del 9/7/2008:

Entro il 31/12/2008, non appena conclusa la procedura di vendita, sarà dismessa l’Officina Guglielmetti

papupi
00giovedì 10 luglio 2008 10:45
[SM=g28000] [SM=x1445360] [SM=x1445361]

questo e' e sara' un grave errore !!!!
Flavio4687
00giovedì 10 luglio 2008 11:48
Allora la notizia data un po' di tempo fa era vera [SM=x1445360] ...ma adesso come funzionera' il discorso manutenzione??
papupi
00giovedì 10 luglio 2008 12:47
per le piccole riparazioni ci saranno le varie rimesse che opereranno un po' come e' adesso .

Temo fortemente che per grossi interventi si daranno a ditte esterne.

Ripeto, questo in prospettiva sara' un errore molto grosso !

Flavio4687
00giovedì 10 luglio 2008 15:55
Ci sono conferme ufficiali anche sul sito AMT... [SM=g28000]

"Saranno organizzate, con l´obiettivo di raggiungere le migliori condizioni di efficacia, le chiusure della rimessa di Boccadasse e dell´officina Guglielmetti; questo permetterà una significativa riduzione dei costi di gestione del servizio."


www.amt.genova.it/COMUNICATI_STAMPA/2008/0241.asp
4228
00giovedì 10 luglio 2008 21:59
le grandi riparazioni dei bus saranno svolte a staglieno.infatti da tale rimessa saranno effettuate solo le uscite del mattino e i rientri della sera in modo tale da lasciarla vuota durante il giorno e permettere le grandi riparazioni.le uscite ed entrate intermedie saranno effettuate dalle gavette. infatti a livello di linee,personale e macchine le due rimesse saranno unificate.quindi due siti per una rimessa.
papupi
00venerdì 11 luglio 2008 08:28
io avevo capito che Staglieno avrebbe fatto le riparazione per se' e per le Gavette.

Quindi tutto convergerebbe a Staglieno ... e' davvero molto interessante ! e soprattutto piu' verificabile !
Il Celle
00venerdì 11 luglio 2008 11:05
A me sembrerebbe più intelligente vendere Staglieno piuttosto che la Guglielmetti che ha anche il vantaggio di essere molto vicino alle Gavette ed è una zona più sgombra e meno congestionata della zona di Staglieno
sandro.raso
00sabato 12 luglio 2008 22:32
Vendere la Guglielmetti, più che un errore, è un gravissimo danno per il trasporto pubblico urbano, paragonabile a quello commesso nel 1966 quando con grandissima insipienza si soppresse l'ultima linea tramviaria sino allora in funzione. Vergogna!!!
Oberto Cancelliere
00sabato 12 luglio 2008 23:29
Non capisco: sembra proprio che le scelte si facciano sempre per le contingenze del momento e mai per un disegno strategico. Lo studio di Metrogenova, se ho letto bene, nel riproporre il tram in Valbisagno individua nella Guglielmetti il luogo dove concentrarne la manutenzione. Non solo, si spinge ad individuare tutti i depositi e i poli manutentivi delle diverse reti proposte. E' un'ipotesi, soggetta a vaglio, ma almeno c'è!
La domanda è: AMT sta facendo lo stesso? Questa scelta si inserisce in un piano strategico di qui a 10 anni in cui si è deciso dove far passare la tranvia in Vabisagno e quale sarà il polo manutentivo?
Mi piacerebbe che AMT e Comune, quando annunciano certe scelte, avessero alle spalle progetti altrettanto validi e chiari.
em66
00giovedì 23 ottobre 2008 11:40
Articoli del Corriere Mercantile sulla rassegna stampa del Comune di Genova
Coop alla Guglielmetti

Guglielmetti, la Coop ci pensa
sandro.raso
00giovedì 23 ottobre 2008 12:43
Al peggio non c'è mai limite.
E' l'officina presso cui venne costruito il prototipo delle gloriose "littorine" e davanti alla quale rimase per molti anni esposta, in penose condizioni, l'ultima di esse.
Ora ci fanno un supermercato.
Roba da matti!
Dacos
00giovedì 23 ottobre 2008 14:18
Che tristezza! Mio nonno lavorava lì, faceva l'elettricista ed aveva partecipato al recupero dei vecchi tram trasformati in articolati. Me ne parlava spesso, ne era orgoglioso. E' un pezzo di storia che se ne va. Quello che più mi fa venire il nervoso è la speculazione che si scatenerà in zona: Coop è già nel centro commerciale adiacente e non penso proprio che si farebbe concorrenza da sola. Il progetto riguarderebbe quindi anche l'area dell'attuale centro commerciale....
3215
00giovedì 23 ottobre 2008 14:20
Mi pare che la (scandalosa) dismissione dwlla Guglielmetti fosse nell'aria già da un po'. Come minimo sarà un'altra svendita stile Boccadasse.

sandro.raso, 23/10/2008 12.43:

Ora ci fanno un supermercato.




...strano...

Possibile che appena c'è uno spazio + o - grande, debba sempre e solo nascere un supermercato?!? Non c'è proprio altro da realizzare?? Qui a Spezia ne hanno fatto uno persino in un ex-cinema, contanto di parcheggio nella ex galleria...
Trammax
00giovedì 23 ottobre 2008 15:10
Quando si dice gli inciuci del consociativismo e la spartizione della torta....dall' operazione di Boccadasse CCOPSette è fuori, volete che a Genova COOP si veda chiudere la porta in faccia?
Presumibilmente, COOPSette (o aggregate)a costruire, COOP ad esercire il supermercato....Genova Parcheggi si prende il silos dell' Acquasola, Carena avrà una chanche per il Nuovo Lido (ha eseguito l'intervento precedente)...tutti contenti, no?

E intanto, al posto della storica Officina che ha scritto pagine tragiche e gloriose della storia genovese, un bel tempio del consumo con tanti tanti parcheggi, e l'officina dei bus...bè, quella si farà da qualche parte.
Se penso che c'è stata gente, come quel Romeo Guglielmetti a cui è dedicato l'impianto, che ha dato la vita per difendere l' officina dalla distruzione, mi viene veramente schifo. [SM=g27996]
sandro.raso
00giovedì 23 ottobre 2008 20:00
Re:
3215, 23/10/2008 14.20:

Possibile che appena c'è uno spazio + o - grande, debba sempre e solo nascere un supermercato?!? Non c'è proprio altro da realizzare?? Qui a Spezia ne hanno fatto uno persino in un ex-cinema, contanto di parcheggio nella ex galleria...



Alla Spezia almeno - nonostante il colore politico dominante sia lo stesso - non c'è il "monopolio" delle Coop rosse, tanto è vero che esiste anche il supermercato Esselunga.

4617
00giovedì 23 ottobre 2008 22:40
A genova quando spuntano i comunisti tutti si calano le braghe! Tutto questo rispecchia l'andamento della città dopo 30 e più anni di governi di sinistra! E non c'è limite al peggio! La Guglielmetti era l'orgoglio aziendale e una potenziale miniera d'oro che come al solito viene svenduta [SM=g27996] [SM=g27996] [SM=g27996]
Trammax
00venerdì 24 ottobre 2008 09:12
Scusa, 4617, ti sembra che Pericu, Vincenzi, Pissarello o i dirigenti COOP si possano definire comunisti? Sai che fatturato hanno le "cooperative" (che di cooperativo hanno solo il nome e lo stato giuridico)?
E in ogni caso, è un regime di assoluta spartizione, anche i costruttori legati al centrodestra hanno la loro parte: ad esempio il gruppo Viziano ha realizzato "Il Mirto" a Marassi e ha in gestazione un pesante e discusso intervento in via Pisa (la curva a nord dell'incrocio con le vie Boselli e Galli).
E' una spartizione della torta assolutamente equa, hai mai sentito, almeno qui a Genova, lagnanze degli altri costruttori?
Certo che le COOP hanno storicamente goduto di una "corsia preferenziale"...e lì non ci entrano nè scooter nè ficcanaso.

I veri comunisti sono merce rara, come il compianto Romeo Guglielemetti citato nel mio post. [SM=g27999]

E adesso aspettiamoci analoghe mire su Mangini (alla Foce, storicamente priva di grandi supermercati e/o centri commerciali... [SM=x1177057] ) e Sampierdarena, poi sarà la volta di Cornigliano...
Forse si salva soltanto Staglieno, sottolineo forse. [SM=x1445361]

Fine dell' OT.
papupi
00venerdì 24 ottobre 2008 10:02
cerchiamo di evitare interventi politici GRAZIE !!!
4617
00venerdì 24 ottobre 2008 21:54
Beh di sicuro non sono di destra e non mi sembra che la corte dei conti indaghi così per fare. su tutte queste cose.. Comunque lasciamo perder la politica e parliamo di autobus che è senz'altro meglio. Mangini per ora credo sia al sicuro che perchè per sentito dire l'area non edificabile. Non appena lo diventa ciao
Flavio4687
00venerdì 24 ottobre 2008 23:58

Comunque lasciamo perder la politica e parliamo di autobus che è senz'altro meglio



APPUNTO
em66
00mercoledì 29 ottobre 2008 16:40
da www.ilsecoloxix.it

Nuovo centro commerciale Pissarello non smentisce
28 ottobre 2008

Il vicesindaco di Genova Paolo Pissarello non conferma e non smentisce l’ipotesi di realizzazione di un centro commerciale nell’area dell’officina Guglielmetti in Val Bisagno. Certa invece la necessità di riprogettare l’intera distribuzione dei servizi nella vallata.

La questione è stata sollevata oggi in consiglio comunale da un’interrogazione presentata dai consiglieri Grillo (Fi), Malatesta (Pd) e Piana (Lega Nord). Contro il progetto di realizzazione del centro commerciale si sono espressi soprattutto i consiglieri di minoranza.

«Al momento non ho alcun contatto né alcuna proposta per la realizzazione di un centro commerciale - ha precisato Pissarello - La Val Bisagno è al centro di un processo di trasformazione: per anni infatti è stato luogo di collocazione di servizi del Comune, da Volpara alle Gavette, ora è invece tempo di offrire servizi a questa vallata».

La riprogettazione interesserà l’officina Guglielmetti, ma anche aree industriali di privati, con l’obiettivo comunque di migliorare la vivibilità del quartiere.


Flavio4687
00giovedì 15 gennaio 2009 10:28
Il dossier: «Indebito vantaggio milionario»

I giudici hanno scritto una relazione di undici pagine con tabelle e numeri su uno dei patrimoni immobiliari più pregiato della città. Secondo i magistrati: «la possibilità di vendere l’officina dei mezzi pubblici Guglielmetti rappresenta un indebito vantaggio».

Genova. «La possibilità di vendere l’officina dei mezzi pubblici Guglielmetti rappresenta un indebito vantaggio, quantificabile in decine di milioni di euro, offerto ad Amt, società in parte privata». Undici pagine di relazione, tabelle e numeri accendono i riflettori della Corte dei Conti su uno dei patrimoni immobiliari più pregiati in città, che nei prossimi mesi sarà al centro di una delicatissima partita commerciale fra l’Azienda mobilità e trasporto e il Comune e, con ogni probabilità, un terzo soggetto privato, forse la Coop. Si tratta dell’officina dei bus Guglielmetti in Valbisagno, una delle più grandi del Paese, che quest’anno sarà messa all’asta. La possibilità di venderla, e quindi di incassare un mare di soldi, è passata recentemente proprio ad Amt, per il 41% privata. In precedenza titolare dell’opzione-vendita era invece Ami, la “sorella” completamente pubblica di Amt e incaricata delle manutenzioni, su cui era stata scaricata gran parte dei debiti prima della scissione. Ami è stata liquidata perché considerata troppo onerosa per i conti del Comune, e anche il “privilegio” di poter vendere la preziosa Guglielmetti (oltre all’onere delle manutenzioni) è passato ad Amt. È su questo dettaglio che si concentra il dossier acquisito dalla magistratura contabile e redatto da una parte dei vertici uscenti di Ami. Nel documento si rimarca come Amt sia avvantaggiata «in modo ingiusto» con la facoltà di vendere l’officina. E il seguito dell’informativa sintetizza un concetto (abbastanza) semplice: ciò che Amt dà in cambio, ovvero l’assorbimento di parte del personale Ami e la gestione delle manutenzioni, non vale le prospettive di guadagno che si spalancano con la cessione del polo riparazioni. Con un altro dettaglio: mentre il denaro che avrebbe ottenuto Ami dalla stessa vendita sarebbe stato di sostegno al bilancio di un’azienda completamente pubblica, i milioni di euro che transiteranno nelle casse di Amt aiuteranno un gruppo (in parte) privato. (dal secolo xix)
papupi
00venerdì 16 gennaio 2009 17:46
si hanno novita' a riguardo ?
Flavio4687
00venerdì 16 gennaio 2009 17:59
Ma sbaglio o c'è già un topic su TPL di quest'argomento?
(ispettore)
00venerdì 16 gennaio 2009 19:51
opportunità
da un lato c'è il pesante passivo di AMI che in qualche modo dovrà essere tamponato con l'immissione di denaro vero (e quale modo migliore del cedere grossi terreni fabbricabili?) se no si fallisce e tutti perdono il lavoro, dall'altro l'officina serve per la manutenzione e senza di essa non so come sarà possibile riparare i bus od anche effettuare la manutenzione ordinaria.
Credo però che se si arriva a questi punti vuol dire che il bilancio è davvero "difficile", ma l'importante è che si arrivi al pareggio
ralco
00venerdì 16 gennaio 2009 21:01
Re:
Flavio4687, 16/01/2009 17.59:

Ma sbaglio o c'è già un topic su TPL di quest'argomento?



SI! [SM=x1405314] QUESTA, tra l'altro sembrerebbe aperta dallo stesso utente..

Vedete voi [SM=x1710460] quale "ammazzare"

Flavio4687
00venerdì 16 gennaio 2009 21:51
Ecco fatto [SM=g27985]
ralco
00venerdì 16 gennaio 2009 22:20
Re: Il dossier: «Indebito vantaggio milionario»
Se capisco bene, l'osservazione della Corte dei Conti è rivolta al Comune per la cessione di AMI ad AMT e, se fondata, farebbe saltare l'intera operazione.

Quella dell'"Indebito vantaggio" mi sembra una boutade messa lì per fare effetto.
Quando si fa una vendita di una Azienda ad un'altra, si vanno a valorizzare, tra le altre cose, utili e perdite, debiti, crediti e patrimonio ( atrezzature, macchine e, appunto, immobili).
Transdev non era obbligata ad accettare l'incorporazione di AMI, che andava tanto bene che il Comune se ne voleva disfare a tutti i costi. Se lo ha fatto, ha chiesto ed ottenuto contropartite ( aumenti tariffe e possibilità di fare cassa con la Guglielmetti).

Se cambiano le carte intavola, sembra difficile che Transdev accetti di prendersi in carico in AMT la AMI rinunciando alla possibilità di far fruttare l'ingente patrimonio della Guglielmetti.
AMTGenova4ever
00venerdì 6 marzo 2009 14:23
L'officina guglielmetti torna al comune ma è già in vendita
SECONDO una recente perizia vale la bellezza di 25 milioni di euro, verrà venduta entro la fine dell'anno e da ieri - in risposta anche alle perplessità della Corte dei Conti - è tornata totalmente in mano pubblica. Si tratta della maxi-officina di Molassana "Guglielmetti", che una delibera reinserisce d'imperio all'interno dei beni del Comune. O meglio l'operazione si avvale di un diritto di opzione contenuto in accordi precedentemente firmati che dava la possibilità ad Ami spa, al 100% comunale, di acquisire da Amt al prezzo fisso di 9 milioni di euro lo storico avamposto delle riparazioni. Ma perché lo si fa?
Le motivazioni ufficiali alla base di questa decisione parlano di «miglior praticità di gestione anche fiscale dei beni in questione». Ma non si può ignorare che le valutazioni di alcuni organi giudiziari, in particolare dalla Corte dei Conti, abbiano influito sulla decisione di intraprendere questa strada. La Corte dei Conti ha in pratica posto dei dubbi sulla liceità e l'opportunità di affidare la vendita di un bene pubblico a un'azienda che pubblica al 100% non è più. Bandendo Amt un'eventuale valorizzazione, insomma, ci avrebbero guadagnato sia Comune che Transdev, socio privato dell'azienda da ormai tre anni e mezzo. Oggi si fa retromarcia. «Era comunque previsto un corrispettivo fisso da assegnare ad Amt in caso di cessione - spiega Paolo Pissarello, assessore alla Mobilità e autore della delibera di giunta di ieri - la decisione non risponde dunque a un'esigenza di cambiare le carte in tavola, ma a quella di rendere più fluidi e semplici le procedure».
L'operazione non costa nulla a palazzo Tursi: Amt incasserà nel momento in cui il bene verrà ceduto. Perché che venga ceduto, ormai, è cosa certa che anche la delibera in questione sancisce. «L'emanazione del bando è prevista per il mese di giugno - illustra Francesca Balzani, assessore al Bilancio - per l'autunno contiamo di concludere la trattativa con l'acquirente eventualmente interessato». Secondo una perizia da questa vendita il Comune - tramite Ami - potrà ricavare circa 25 milioni di euro.

da ilsecoloweb

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