Il governo prodi invece....

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)Mefisto(
00sabato 5 agosto 2006 10:20
ADN Kronos - Ven 4 Ago

Roma, 4 ago . (Adnkronos/Ign) - ''La conferenza di Roma non è stata un fallimento, non poteva portare alla cessazione delle ostilità immediate. Io mi auguravo che facesse cominciare il dialogo in questa direzione, invece l'aumento dei combattimenti successivi ha portato a una situazione che io ritengo molto, molto grave, molto tragica. Il fatto che a Roma non ci fosse un accordo sul cessate il fuoco è stato poi evidente nei giorni successivi, non si è riusciti a trovare un'altra via d'uscita riguardo a questo problema''. In una intervista al quotidiano egiziano Akhbar Elyom che sarà pubblicata domani, il presidente del Consiglio, Romano Prodi, parla della crisi tra Israele e Libano e ammette che la politica europea è ''molto debole'' e ''inefficace nei momenti drammatici come quelli di oggi''. ''L'Italia ha esercitato una funzione di facilitatore in questa situazione. Non poteva esercitare la funzione di mediazione perché questa funzione -dice Prodi- deve avere una delega e un riconoscimento da tutte le parti. Se questa delega e questo riconoscimento ci fossero, l'Italia eserciterebbe volentieri questa funzione di mediazione. Abbiamo molto lavorato rimanendo in contatto con tutte le parti ma senza avere la possibilita' di ricoprire un ruolo di mediazione attiva''.

Sulla forza multinazionale di pace il presidente del Consiglio spiega: ''Noi abbiamo contribuito a proporre insieme a Kofi Annan e a Blair l'idea di questa forza durante il G8, l'abbiamo ritenuta e tuttora la riteniamo importante. Ma più questo conflitto dura, più il ruolo di questa forza diventa difficile e più diventa complicato organizzarla. Io credo che una ulteriore durata del conflitto renderà ancora più difficile l'intervento di paesi delle Nazioni Unite e della forza militare che è stata proposta per custodire la sicurezza dei confini tra il Libano e Israele. Si è perduto troppo tempo ed è per questo -sottolinea il premier- che l'interruzione del conflitto armato è importante anche per la stabilità della pace futura''. E insiste: ''Il rumore delle armi impedisce, secondo me, una soluzione seria e di lungo periodo. Bisogna smettere i combattimenti, e poi riflettere a fondo per ritornare a proposte che purtroppo in passato sono state lasciate cadere''. Quanto al cessate il fuoco ''noi abbiamo spinto il più possibile'', ma ''non c'è stata soltanto la posizione americana, c'è stata una difficoltà più ampia per potere arrivare a questo. Ma io credo che sia stato un errore''. Quanto al ruolo dell'Europa Prodi ammette che ''la politica europea è molto debole''. ''Purtroppo -continua- non c'è ancora la consapevolezza di quale danno sta facendo al mondo una Europa divisa. L'Europa ha fatto grandi passi e lo stesso allargamento è stato fatto in modo generoso, è diventata in teoria una grande potenza ma le divisioni e le difficoltà per elaborare una politica estera comune la rendono grandemente inefficace nei momenti drammatici come quelli di oggi''.

''E' chiaro che i paesi europei hanno una grande esperienza nel Mediterraneo, certamente più esperienza degli Stati Uniti. Conoscono in modo quotidiano problemi, drammi, situazioni psicologiche, hanno tradizioni di convivenza... E quindi -assicura Prodi- saremmo molto adatti a un lavoro di presenza attiva. Ma diventa praticamente impossibile''. Inoltre il Professore ha sottolineato l'importanza di un colloquio diretto con l'Iran. ''Il rapporto dell'Italia con l'Iran è un rapporto buono non solo dal punto di vista commerciale, è un rapporto di grande attenzione politica perché l'Iran è un paese chiave nella politica del Medio Oriente. E io penso che senza un colloquio diretto con l'Iran diventa molto difficile risolvere questi problemi proprio perché l'Iran ha una importanza indiscutibile''.



Invece il governo italiano, con i voti sulla fiducia, che guarda caso ricordano il ventennio fascista, è forte; si è forte con i cittadini onesti, ma fra i ladri, ossia i Loro compagni di merende, si cala le brache. Bravi continuate così, è quello che la gente ha votato, i co...ni e ne conosco tanti, si danno già le martellate sulle p..le.


)Mefisto(
nanoguerriero
00domenica 27 agosto 2006 22:05
Re:

Scritto da: )Mefisto( 05/08/2006 10.20
ADN Kronos - Ven 4 Ago

Roma, 4 ago . (Adnkronos/Ign) - ''La conferenza di Roma non è stata un fallimento, non poteva portare alla cessazione delle ostilità immediate. Io mi auguravo che facesse cominciare il dialogo in questa direzione, invece l'aumento dei combattimenti successivi ha portato a una situazione che io ritengo molto, molto grave, molto tragica. Il fatto che a Roma non ci fosse un accordo sul cessate il fuoco è stato poi evidente nei giorni successivi, non si è riusciti a trovare un'altra via d'uscita riguardo a questo problema''. In una intervista al quotidiano egiziano Akhbar Elyom che sarà pubblicata domani, il presidente del Consiglio, Romano Prodi, parla della crisi tra Israele e Libano e ammette che la politica europea è ''molto debole'' e ''inefficace nei momenti drammatici come quelli di oggi''. ''L'Italia ha esercitato una funzione di facilitatore in questa situazione. Non poteva esercitare la funzione di mediazione perché questa funzione -dice Prodi- deve avere una delega e un riconoscimento da tutte le parti. Se questa delega e questo riconoscimento ci fossero, l'Italia eserciterebbe volentieri questa funzione di mediazione. Abbiamo molto lavorato rimanendo in contatto con tutte le parti ma senza avere la possibilita' di ricoprire un ruolo di mediazione attiva''.

Sulla forza multinazionale di pace il presidente del Consiglio spiega: ''Noi abbiamo contribuito a proporre insieme a Kofi Annan e a Blair l'idea di questa forza durante il G8, l'abbiamo ritenuta e tuttora la riteniamo importante. Ma più questo conflitto dura, più il ruolo di questa forza diventa difficile e più diventa complicato organizzarla. Io credo che una ulteriore durata del conflitto renderà ancora più difficile l'intervento di paesi delle Nazioni Unite e della forza militare che è stata proposta per custodire la sicurezza dei confini tra il Libano e Israele. Si è perduto troppo tempo ed è per questo -sottolinea il premier- che l'interruzione del conflitto armato è importante anche per la stabilità della pace futura''. E insiste: ''Il rumore delle armi impedisce, secondo me, una soluzione seria e di lungo periodo. Bisogna smettere i combattimenti, e poi riflettere a fondo per ritornare a proposte che purtroppo in passato sono state lasciate cadere''. Quanto al cessate il fuoco ''noi abbiamo spinto il più possibile'', ma ''non c'è stata soltanto la posizione americana, c'è stata una difficoltà più ampia per potere arrivare a questo. Ma io credo che sia stato un errore''. Quanto al ruolo dell'Europa Prodi ammette che ''la politica europea è molto debole''. ''Purtroppo -continua- non c'è ancora la consapevolezza di quale danno sta facendo al mondo una Europa divisa. L'Europa ha fatto grandi passi e lo stesso allargamento è stato fatto in modo generoso, è diventata in teoria una grande potenza ma le divisioni e le difficoltà per elaborare una politica estera comune la rendono grandemente inefficace nei momenti drammatici come quelli di oggi''.

''E' chiaro che i paesi europei hanno una grande esperienza nel Mediterraneo, certamente più esperienza degli Stati Uniti. Conoscono in modo quotidiano problemi, drammi, situazioni psicologiche, hanno tradizioni di convivenza... E quindi -assicura Prodi- saremmo molto adatti a un lavoro di presenza attiva. Ma diventa praticamente impossibile''. Inoltre il Professore ha sottolineato l'importanza di un colloquio diretto con l'Iran. ''Il rapporto dell'Italia con l'Iran è un rapporto buono non solo dal punto di vista commerciale, è un rapporto di grande attenzione politica perché l'Iran è un paese chiave nella politica del Medio Oriente. E io penso che senza un colloquio diretto con l'Iran diventa molto difficile risolvere questi problemi proprio perché l'Iran ha una importanza indiscutibile''.



Invece il governo italiano, con i voti sulla fiducia, che guarda caso ricordano il ventennio fascista, è forte; si è forte con i cittadini onesti, ma fra i ladri, ossia i Loro compagni di merende, si cala le brache. Bravi continuate così, è quello che la gente ha votato, i co...ni e ne conosco tanti, si danno già le martellate sulle p..le.


)Mefisto(



guarda che Prodi non ha voluto fare nessun paragone con la situazione italiana, sei tu che l'hai introdotto, quindi...
poi con la vittoria risicata che si è avuto era ovvio che non sarebbe stato semplice governare, avrebbe ricorso alla fiducia anche la destra.

della seconda parte parte del post


si è forte con i cittadini onesti, ma fra i ladri, ossia i Loro compagni di merende, si cala le brache.


in sincerità il significato mi sfugge...
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