Luis Sepulveda...

Diario di un Killer sentimentale... un libro da leggere assolutamente... letteralmente geniale

letto... il primo di una lunga serie... anche se rimane cmq il mio preferito di quest'autore
Aiolos se ti capita leggiti anche "Un nome da torero" e "Il mondo alla fine del mondo"... non sono splendidi comq "Diario di un killer sentimentale" ma sono veramente ottimi
Tra l'altro Sepulveda è veramenente un genio!

di che parla?

Di un Killer professionista che è stato tradito dalla sua donna... non posso dirti di più perchè il libro è brevissimo... cmq è molto carino perchè miscela una buona dose di ironia ( a tratti è spassoso) a una trama ben congegnata... se ti interessa comprlarlo ti conviene comprarlo insieme alla repubblica che lo fanno solo a 5 euro... Cmq una curiosità:Sepulveda ha scritto questo libro per vendicarsi della sua ex...

quando esce con la repubblica??

il fatto che sia brevissimo mi invoglia ad aquistarlo...

E' già uscito... lo trovi in questi giorni...

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E' già uscito... lo trovi in questi giorni...

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Con la repubblica?

Ya ya...

davvero?
mannaggia a me che ho deciso di prendere la serie del "corriere della sera"... vabè che ne ho già due copie di quel libro... ma fa lo stesso...

preso

E allora leggi...

no, in realtà l'ho preso perchè mi si è rotto lo scaldabagno

Contiene spoiler per chi non lo ha letto




Carino...
Il protagonista è ben caratterizzato e ci sono delle belle trovate narrative...
L'ironia però non mi sembra sto granchè, dove sarebbe spassoso? non che sia un difetto in quanto non l'avrei proprio desiderata...
La cosa cmq che mi sta più sul cazzo è "l'imprevedibile colpo di scena in cui rincontrerà una persona che non si sarebbe mai sognato di incontrare"...
si capiva dopo 20 pagine che l'incarico e l'amante della sua "gran figa francese" erano la stessa persona...
Si salva bene nell'ultima pagina, geniale...
Ma il resto non mi ha colpito più di tanto, la donna che prima sembrava una colta intelligente eccetera... si rivela una beota che neanche si rende conto di stare con una sorta di mafioso o con un assassino... e a parte questo non è per nulla caratterizzata, stessa cosa vale per l'incarico, troppo ambiguo e per nulla affascinante...

Va beh, un libro di 80 pagine con carattere 38 non può essere sto gran capolavoro di profondità, ma me lo aspettavo un po' meglio...

Beh, Aiolos, non controbatti?

Per quanto riguarda il commento all'inizio sì, fa girare un po' i corvoni perchè si capisce già da subito che i 3 protagonisti saranno uniti tutti da un destino comune... cmq non so cosa intendi per ironia e per spassosità, ma io in questo libro ne ho trovata molta... Cmq il libro effettivamente rileggendolo a freddo non è esente da difetti, però è veramente, ma veramente geniale il finale che su alcuni difettucci per me si può chiudere un occhio... E poi a me piace anche molto il secco e tagliente modo di scrivere privo di retorica e direttissimo. Certo questo libro non sarà un capolavoro, ma resta per me un' opera godibilissima...

Concordo in pieno con Miccy
L'ho trovato 4 giorni fa in edicola ,l'ho preso e l'ho letto ,ma non mi sembra un granche'
Diciamo che quello che mi ha colpito e' lo stile di Sepulveda,io non sono abituato a leggere lo stile noir ed e' srtata una nuova esperienza
Diciamo che non lo considero un vero capolavoro a parte per tutte le cose che ha detto Miccy anche perche' il suo stile ,la forma non mi sembra poi tanto da grande scrittore
non capisco perche' l'abbiano messo tra i classici del novecento ,forse io sono abituato a leggere classici un po' piu' vecchi di sepulveda,come Hermann hesse,Dostoevskij,Goethe,Pirandello e sono abituato alle poesie di Baudelaire e Leopardi,la cosa piu' vicina ad un noir che avbbia mai letto sono i libri di Stephen King quando andavo alle medie e i racconti dell'Orrore di Edagr Allan Poe
e devo dire che lo stile ed il linguaggio usati da Sepulveda confrontato con gli autori che ho letto in passato mi pare non sdi secondo livello ma di terzo o di quarto

nel senso che se leggo la prima pagina di "La strada di Swann"
tratto dalla "Ricerca del tempo perduto" di Proust e lo confronto con le prime pagine di un libro di sepulveda ,mi sembra di confrontare un teppista con un grande scrittore
la poesia confrontata con una prosa scadente
e' vero che non si possono confrontare due stili completamente diversi
come il Jazz o la Musica classica
comunque...

[Modificato da Pegasus the invincible II 04/10/2002 11:03]

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Scritto da: Pegasus the invincible II 04/10/2002 10:58
forse io sono abituato a leggere classici un po' piu' vecchi di sepulveda,come Hermann hesse,Dostoevskij,Goethe,Pirandello e sono abituato alle poesie di Baudelaire e Leopardi,la cosa piu' vicina ad un noir che avbbia mai letto sono i libri di Stephen King quando andavo alle medie e i racconti dell'Orrore di Edagr Allan Poe
e devo dire che lo stile ed il linguaggio usati da Sepulveda confrontato con gli autori che ho letto in passato mi pare non sdi secondo livello ma di terzo o di quarto

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No, momento, non è a un livello più basso, è semplicemente un altro modo di scrivere, che non è paragonabile a Hesse, Pirandello, Baudelaire...

E' come confrontare un quadro di picasso con uno di Raffaello, non stanno su due livelli diversi, sono solo modi diversi di esprimere i concetti

sì hanno modi e stili di scrittura diversa:io sto leggendo:Storia di un vecchio che leggeva romanzi d'amore.Per ora non è malvagio anche se il vecchietto è un pò tanto asociale.