TOLLERANZA

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nelbosco
00mercoledì 17 dicembre 2003 18:09
La tolleranza è davvero importante.

La storia della stregoneria è una storia di intolleranza, di prevaricazione, di repressione feroce. La caccia alle streghe non è solo un modo di dire, ma una realtà storica.
Io credo che la tolleranza sia un valore importante, e che il saper ascoltare le opinioni degli altri anche quando non si condividono, sia un segno di maturità.
L'importanza della tolleranza dovrebbe essere ancora più evidente nella culture marginali, nelle minoranze, in quei gruppi di persone che per fede o idee minoritarie sono state oggetto di emarginazione e repressione da parte della cultura egemone in aree geografiche o periodi storici determinati.
E credo che la difesa della tolleranza parta dalle piccole cose, dagli atteggiamenti, dal rispetto per le diversità, anche di opinone, di educazione, di metodo.

Non è questione di zucchero o di miele, ma della difesa di un valore essenziale. Bene, adesso, se vuoi, rispondimi male, censura, taglia corto affermando che il post è fuori tema e non centra col forum, dimmi che siamo a casa tua e fai quello che vuoi, chiudi la discussione come hai già fatto in altri post.

E' dal confronto con chi è diverso da noi, anche su posizioni contrarie e che ci possono infastidire, è da questo confronto (o conflitto) che si trae la linfa per crescere. Il culto dell'armonia della natura deve necessariamente essere solo riti e formule, o può spingersi anche ad affrontare discussioni come questa? Temi che io ritengo sostanziali? Cos'altro vuol dire "fai ciò che vuoi senza danneggiare gli altri"?

La tolleranza è uno dei fondamenti. Dei più importanti. E' il sorriso paziente con il quale si affrontano i rompiscatole come me. E' la luce della torcia che ci illumina il cammino e ci aiuta a non inciampare in violenze, prevaricazioni, mancanza di rispetto per gli altri. E che ci fa ridere alle battute sceme, ma leggere e divertenti. La tolleranza è davvero importante.

Ma forse ho torto. Sai, io ho tanti dubbi. E li conservo come pietre preziose...[SM=x69315]
..aria..
00mercoledì 17 dicembre 2003 21:32
Nelbosco,
sei inopportuno.

Per diverse ragione.

La storia della stregoneria non è la storia dell'inquisizione, o meglio non solo. Non paragonare quell'intolleranza a questa intolleranza.
E' un paragone ridicolo.
Credi davvero che le streghe dell'epoca sarebbero stati tolleranti verso una persona che rompeva loro le scatole durante le loro riunioni?
Io non penso.
E se vogliamo dirla tutta, le streghe sono sempre state note per la loro intolleranza.
La strega si vendica, ritiene sacro il suo spazio ed è pronto a non farlo profanare.

Il fatto che tu sia disposto a porgere sempre l'altra guancia non significa un bel niente.
C'è chi non da tutto questo valore alla tolleranza, e la sacrifica in nome di qualcosa di sacro al quale consacra la propria vita.
Non sono paroloni, nelbosco, per quanto potrà sembrarti assurdo questa religione è le nostra vita, ci crediamo e la viviamo col cuore.
Per molti di noi è così.

E io, come molti altri, NON TOLLERO che qualcuno tocchi senza rispetto una delle cose a cui tengo di più.

Se disposto a tollerare sempre?
Affari tuoi.
Non rimproverarci di non farlo, noi non ci sentiamo in obbligo.
Nessuno di noi è mosso da un mistico senso di solidarietà o da qualche platonico amore universale.

La passione che ci muove ci impedisce di porgere sempre l'altra guancia.
Purtroppo è così, che vuoi farci?

La tolleranza va ragionato e ponderata, e dispensata con giudizio.
Come tutte le cose della vita.

Tu hai insistito, e insistito ancora.
I sorrisi falsi, ipocriti e di sopportazione non sono di casa qui.
Lae saprà dirti meglio.

Sperando che il mio punto di vista ti sia chiaro ti saluto,

Aria

Ps.tieniti stretti i tuoi dubbi, ma prima o poi cerca di fare chiarezza, anche questo è importante [SM=g27777]

lupomagiko
00mercoledì 17 dicembre 2003 22:01

Caro Nelbosco tu mi parli di intolleranza, ed io invece ti parlo di rispetto...
Il rispetto che si ha quando si entra in casa di altri, perchè la porta di Lae è sempre aperta, sia per entrare che per uscire... non scordarlo mai..
Lae non è una sprovveduta, ha messo bene in evidenza le regole e le norme da rispettare in casa sua, e perseverare in post ridicoli come quelli che abbiamo visto, direi che è chiaro segno di maleducazione e di mancanza di rispetto...
Ora, se in casa mia non vengo rispettato, perchè dovrei rispondere con buonismi e dolci parole?
Non si tratta di intolleranza, Lae non è uscita di casa obbligando ogni persona a sottostare al suo volere, ha semplicemente creato un suo luogo, che gli appartiene in tutto per tutto, ha aperto le porte senza distinzione ( anche i non registrati possono postare, è fidati che questo non è concesso in tutti i forum ), in cambio ha solo chiesto un minimo di rispetto, mettendo in evidenza ciò che riteneva lecito e no.. e tu reputi tutto ciò mancanza di tolleranza?
Come ho già detto, la porta è sempre aperta, sia per entrare che per uscire..
Un saluto..

)May(
00mercoledì 17 dicembre 2003 23:47

Ci vuole tempo..ti bruciano sui roghi..poi la tua luce illumina la loro anima e allora tornano a cercarti dopo averti reso cenere..e tu che li ami..risorgi ancora una volta per loro, come la fenice..e tutto il dolore svanisce....
( Sofia.. )



ehm.. non c'entra nulla con il post, ma chi è sofia lupo? è molto bella
ilfalco
00giovedì 18 dicembre 2003 11:53

Cos'altro vuol dire "fai ciò che vuoi senza danneggiare gli altri"?



Da quando questo sito e di conseguenza questo forum è diventato Wicca? Lae mi sono perso qualcosa? Non dirmi che anche tu... O Santi Numi...

Nelbosco, parli di tolleranza e ti lanci in un post altamente intollerante, contraddizioni figlie dell'animo umano naturalmente. Dici che è necessario tollerare le opinioni di tutti (cosa per altro con cui non concordo affatto) e poi sei tu il primo a non accettare le opinioni di chi questo posto lo vive... Si lo vive, perché come dimostra la frase sopra riportata non sai nemmeno dove ti trovi, come puoi pretendere di dare una tua opinione che sia presa con rispetto, quando tu per primo non rispetti, informandoti, il luogo dove ti trovi e le persone che virtualmente vi abitano?


L'importanza della tolleranza dovrebbe essere ancora più evidente nella culture marginali, nelle minoranze, in quei gruppi di persone che per fede o idee minoritarie sono state oggetto di emarginazione e repressione da parte della cultura egemone in aree geografiche o periodi storici determinati.



Errore, le minoranze, le cultur marginali, come le chiami tu, devono portere rispetto e tolleranza solo a chi ripetta e tollera, è una questione di SOPRAVVIVENZA, questione di vita o di morte per chi come noi può far sentire la propria voce solo sporadicamente e, per di più, coll'implicita possibilità che la propria voce potrebbe essere fraintesa per dolo, spesso, di chi fa finta di ascoltare.


E' dal confronto con chi è diverso da noi, anche su posizioni contrarie e che ci possono infastidire, è da questo confronto (o conflitto) che si trae la linfa per crescere



Non del tutto vero, a volte è proprio dal confronto di chi è SIMILE a noi che nascono il maggior numero di spunti di riflessione, spunti per lavorare su noi stessi, per migliorarci. Questo perché non c'è nessuno uguale a noi, almeno come idee e modo di vedere il mondo ed è, sicuramente, più facile trovare spunti riflessivi su idee che si avvicinano al nostro punto di vista, piuttosto che idee che si contrappongono alle nostre, anche qui questione dell'animo umano.
E', comunque, pur vero che sono fondamentali anche i confronti con persone totalmente opposte a noi, ma guardati intorno... Quanti luoghi per fare quest'ultimo confronto ci sono? Un infinità! Quanti, serii, per fare il primo genere di raffronto? Io li conto sulle dita di una mano... E questi vanno difesi, ti dirò di più a spada tratta!


E' la luce della torcia che ci illumina il cammino e ci aiuta a non inciampare in violenze, prevaricazioni, mancanza di rispetto per gli altri. E che ci fa ridere alle battute sceme, ma leggere e divertenti. La tolleranza è davvero importante.



C'è qualcosa che va oltre la tolleranza e si chiama ACCETTAZIONE, accettare che l'altro ha idee differenti dalle nostre e che non necessariamente il confronto è voluto e né tanto meno dovuto. Accetta anche questo e la tolleranza ti apparirà come qualcosa di subdolo.

Benedizioni
Falco
Stormwind
00giovedì 18 dicembre 2003 18:48
A chi vuol capire...
Sinora mi è parso che qualsiasi motivazione da me addotta sia stata fraintesa quando non direttamente rigirata.

Nelbosco si è lanciato in un discorso, o forse sarebbe meglio chiamarlo arringa, in cui enuncia quale sia il giusto comportamento da tenere... biasimando chi non lo fa e anche distorcendo fatti passati per tentare di pararsi in anticipo da obiezioni (che per alcuni risulterebbero quasi scontate) alla sua ideologia.

L'arringa di Nelbosco si concentra sulla tolleranza, evitando però di inserirla in un contesto che (io) ritengo fondamentale: lo spazio personale; quello che possiamo anche chiamare il proprio cerchio.

Credo sia abbastanza semplice capire che in questo modo nelbosco ha cercato di far convergere le repliche sul solo termine/concetto di tolleranza, così da far passare chiunque avesse opinioni differenti dalla parte del "torto"... un sistema che funzionerebbe nei confronti dei classici "benpensanti" che passassero di qui, ma che credo scricchioli non poco davanti a Pagani, Streghe e, più ampiamente, liberi pensatori.

Lo spazio personale è uno spazio Sacro. E' il proprio territorio, fisico e astratto. E' quel "luogo" in cui l'IO è sovrano. Chiunque oltrepassi la linea del cerchio, entrandovi, sta compiendo un'invasione; può essere un'invasione richiesta, pacifica, amichevole, ma sempre di invasione si tratta.

Ora, parafrasando un concetto universale, per ogni invasione si ha una reazione.

SE l'invasione avviene con determinati criteri quali rispetto, cortesia, buone maniere, e soprattutto capacità di riconoscere le proprie responsabilità, allora anche se l'invasore è portatore di pensieri e opinioni differenti e/o in contrasto con quelli del "proprietario" del cerchio, la reazione può essere di tolleranza. MA solo nell'egual misura della tolleranza mostrata e portata dall'invasore.

SE l'invasione avviene di prepotenza, senza essere stata richiesta, e/o risulta priva dei criteri sopra descritti... tirare in ballo la tolleranza come scusa per l'obbligo di accettazione di quella che, di fatto, è una violenza, è una manovra coercitiva!

Se aggiungiamo poi il fatto che al confine del cerchio possa essere stato pure affisso un'avviso che decreta quali siano le tipologie e le modalità di accesso ammesse, e l'invasore ciononostante si comporta in tutt'altro modo, allora l'uso della tolleranza come paravento alla coercizione risulta più che doloso.

E quando oltre tutto questo, ovvero il cercare di convincere che reagire negativamente è in assoluto sbagliato, si afferma che la reazione è considerata alla stregua di un'invasione, allora proprio non ci siamo... e pensiero che ne consegue è "o ci è o ci fa".

Paragonare l'intolleranza "primaria", quella che ti dà addosso per prima, anche se ti incontra casualmente (o peggio quella che ti viene proprio a cercare per darti addosso), alla difesa e all'intolleranza di reazione (all'interno del proprio spazio!) è una cosa (a mio avviso) talmente assurda, al livello di arrampicata sugli specchi, che non può che far pensare che ci si trova davanti ad un esempio di "ci fa".

Questo è uno spazio per Pagani e Streghe, non per martiri, aspiranti tali o cultori del "porgere l'altra guancia, sempre".

Se qualcuno invade il MIO spazio, e lo fa con modi sgraditi e/o sgarbati, ho tutto il diritto di mandarlo a quel paese. NON sono andata io a cercarlo, NON l'ho incontrato casualmente per strada, NON l'ho invitato io a entrare per calpestare le aiuole. E' stato lui ad entrare.

Se qualcuno entra, lo deve fare assumendosi tutta la responsabilità delle proprie azioni e di quello che possono comportare.

E l'assumersi le proprie responsabilità implica anche la capacità di riconoscere d'essere entrato (di sua sola volontà) in casa altrui e di dover quindi eventualmente limitarsi nel caso che sia richiesto un certo tipo di comportamento, diverso dal suo solito.

Chi recrimina su questo, è un individuo che probabimente le responsabilità le vuole solo dare a qualcuno che non sia se stesso. E che probabilmente darebbe dell'intollerante pure al vigile che lo ha multato per essere passato col rosso.

[SM=x69326]
Lae

[Modificato da Stormwind 18/12/2003 18.51]

Lupomagiko
00sabato 20 dicembre 2003 15:41
Re:

Scritto da: )May( 17/12/2003 23.47

ehm.. non c'entra nulla con il post, ma chi è sofia lupo? è molto bella



Ciao May, Sofia è un'anima speciale che ho incontrato lungo la mia strada..[SM=g27768]
A presto!!
Jera
00sabato 20 dicembre 2003 19:31
Nelbosco
Quello che avrà sritto sarà sbegliato,sarà fuori luogo, sarà non daccordo con i vostri pensieri ma è molto bello (so che è 1 affermazione superficiale...)

Kisses Geri

P.S.Nelbosco...+ leggo i tuoi mess + mi piaciono...complimenti![SM=x69319]
Jera
00sabato 20 dicembre 2003 19:32
Pardon...piacciono
..aria..
00lunedì 22 dicembre 2003 16:40
Re: Nelbosco

Scritto da: Jera 20/12/2003 19.31
(so che è 1 affermazione superficiale...)





...potevi,quindi,risparmiarcela [SM=g27768]

Aria l'acido.
Jera
00martedì 23 dicembre 2003 10:51
Scusa!!!
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